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lunedì 30 agosto 2010

IN VIAGGIO VERSO CASA PARTE 2

Eccomi a casa dopo aver preso 4 ettolitri di pioggia edaver lottato contro la bufera per giungere al bar di Chri per prendermi le chiavi di casa...  Porca miseria, faceva più caldo in Svezia..

Ma dov'eravamo rimasti, con i miei aneddoti che nessuno vuole ascoltare e che sono quindi costretta a scrivere sul blog??

 

Dunque..

Io e Fernanda alle 8 del mattino, dopo aver dormito si e no 4 ore, ed aver buttato tutti i nostri stracci e stupidaggini varie a caso nella valigia ci dirigiamo con abbastanza fretta alla stazione di Malmö, che dista una buona mezzoretta a piedi da casa della mia sorella svedese, dove abbiamo bivaccato. Chi non è stato in Svezia non lo sa, ma gli svedesi apparentemente hanno qualcosa contro i trolley.. TUTTE le strade svedesi sono piastrellate di inutili quantomeno fastidiosi ciottoli su cui è impossibile trascinare una valigia..

Arriviamo con giubilo alla stazione, e scopriamo con stupore che non abbiamo perso il treno.. Dopo aver importunato mezza stazione con dubbi e problematiche varie, ci sediamo ai nostri posti. Il treno parte, che bello! Tutte contente ci scambiamo i soliti inutili aneddoti sul viaggio appena fatto, incomprensibili peraltro non solo ai poveri passeggeri dello sfigato vagone, ma anche alla stragrande maggioranza degli italiani...  e pieni di meravigliosi suoni o meglio ultrasuoni annessi...

Dopo circa un'oretta si gira un vecchio di tipo 215 anni che stava seduto al posto davanti a noi e ci fa: "Ma non sapete che è un "vagone silenzioso"???"

OK, io e Fernanda ci guardiamo come se c'avesse chiesto in che anno è nato il papa, ma comunque ci scusiamo, facendo attenzione a non ridere in faccia al povero malcapitato. Sicure che fosse una scusa per farci star zitte controlliamo sul biglietto ed invece, guardate un pò, in Svezia ESISTONO i vagoni silenziosi.... OVVIAMENTE io e Fernanda dovevamo finire in un vagone silenzioso.. non c'erano proprio dubbi....

Dopo la figuraccia del vagone silenzioso abbiamo cominciato a comunicare a gesti.. Quante risate mamma mia..

 

Arriviamo finalmente alla splendida () Norrköping, talmente bella che Fernanda vomita in treno, e prendiamo l'autobus diretto a Nyköping: corriamo per prenderlo e non lo perdiamo per miracolo, per cui il bus era tutto pieno ed io ho dovuto sedermi vicino ad un pakistano che non ha fatto altro che parlare in arabo per tutta la durata del trasferimento, e Fernanda un pò più avanti vicino a una "zia" che mangiava non so cosa che puzzava.. Inutile dire che io preferivo la compagnia del pakistano chiacchierone piuttosto che quella di Fernanda..

 

Dopo circa mezz'ora durante la quale mi sono sorbita tutto il corano, arriviamo finalmente alla ridente Nyköping, paesino di 15 anime disperso nella tundra svedese, dove ogni abitante è dotato di 1 cellulare, 1 computer e 4 passeggini per i 5 figli che ha... Lo sport nazionale, oltre a copulare per fare figli con lo stesso ragazzo conosciuto all'asilo, è il lancio delle lattine di birra vuote al Terminal dei bus alle rare persone che passano con delle valigie. Anche stare seduti su una panchina a fissare l'acqua della fontana del parco è abbastanza diffuso.

 

Anche se la ridente Nyköping non c'ha fatto una grande impressione, siamo comunque riuscite a spendere le ultime corone rimaste da Cubus, nonostante le 16 valigie, borse, borsette e amenicoli vari che ci siamo portate appresso per tutto il viaggio..

 

Con il cuore in mano lasciamo la ridente Nyköping, e prendiamo il bus per il ridente aeroporto locale: Skavsta. Abbiamo dovuto fare a gomitate per entrare con il resto dei 2 passeggeri dell'autobus diretti all'aeroporto

 

In aeroporto, sorprendemente i nostri bagagli pesano ESATTAMENTE il giusto (il mio pesava un kilo in più al check in, per cui ho dovuto togliere dal bagaglio il sacco di 1 kg di riso che mi sono comprata in Svezia....

Appena arriviamo al gate io vorrei andare in bagno a dormire, ma Fernanda mi ha infastidito tutto il tempo con tutte le sue stupidaggini..

L'avvenimento più divertente dell'attesa all'aeroporto è stato un ragazzo con una testa che non si poteva guardare: sembrava si fosse addormentato sotto a uno di quei ventilatori per asciugarsi le mani quando si va in un bagno pubblico... Abbiamo riso per letteralmente mezzora, ed abbiamo dovuto spostarci per non vederlo più...

 

Infine, dopo aver passato 2 ore di volo a sbavare sui sedili, siamo state importunate da uno sfigato che ci ha chiesto "Già che vi vedo spiritose (sii...) vi chiedo cosa piace in un ragazzo a quelle ragazze belle alte e magre.." del tipo, che??????

 

Ed infine atterriamo con grande dolore a Treviso, dove siamo state ampiamente punite per tutte le nostre bravate, ed abbiamo dovuto aspettare Chri che ci venisse a prendere per più di mezz'ora, dovuto al fatto che:

 

- dopo averlo fatto venire in aeroporto con 2 ore di anticipo il precedente viaggio quando siamo tornate da Londra, anche stavolta sono riuscita a sbagliare l'orario di arrivo, e gli ho detto le 20.30 invece che le 20...

- l'aereo è arrivato in anticipo..

- il telefono di Fernanda non è mai stato raggiungibile durante tutta la nostra permanenza in Svezia perchè quando l'ha chiuso all'andata e poi l'ha aperto all'arrivo in Svezia, si è accorta che non sapeva il PIN... ed il mio telefono funziona male per cui non solo non potevo chiamare ma nemmeno ricevere chiamate.. che. squadra.

 

 

Ed è così che siamo tornate a casa.

Se siete sorpresi del fatto che non ho dovuto chie
dere di mandarmi soldi a nessuno.. non siete i soli....

 

A presto col resto!!!!!

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