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venerdì 12 febbraio 2010

FABRI FIBRA

Hola blog!

 

Che bella giornata oggi: fuori è bellissimo, gli uccellini cinguettano ed io sono chiusa in casa.....

Oggi sto decisamente meglio (anche se stavo decisamente meglio anche martedì.....) quindi da domani ricomincio a lavorare (eh già... ) e poi spero di darci un taglio con questo inverno sfigato e cominciare una primavera rigenerante.

 

Ieri come già detto ero a togliermi un neo, e ho passato 2 ore nella sala d'attesa. Ho sfogliato OGNI SINGOLO giornale in preda alla noia, e sul numero di questa settimana di Vanity Fair ho trovato un articolo che mi è piaciuto molto: un tale Fabri Fibra (un rapper mai sentito nominare) viene intervistato e dipinge un interessante punto di vista sulla società italiana, in particolare su giovani e anziani. Riporto i punti che più mi sono piaciuti:

 

Lei a che età è andato via di casa?

24 anni

L'età giusta?

In tutto il resto del mondo, l'ideale sarebbe 20.

Perchè in Italia è diverso?

Qui ci sono una serie di difficoltà. Vere, ma anche inesistenti: blocchi mentali. Molti dicono: "Ma perchè devo uscire di casa se tutti i miei amici non lo fanno?"

Mancano i soldi, ma anche gli esempi.

La maggior parte dei ragazzi dice di non avere un lavoro. Se chiedi perchè ti rispondono che non ce n'è. "E perchè non lo cerchi fuori?" "Perchè è difficile" E' difficile perchè nessuno lo fa.

Lei però lo ha fatto.

Mi sono trasferito in Inghilterra per un anno. Provavo una sensazione di paura mista a insicurezza. Un mix che consiglio e tutti i ragazzi.

Paura e insicurezza di solito fanno star male, non bene.

Le sensazioni forti ti danno sempre qualcosa. non condivido l'idea che bisogna per forza stare bene, mangiare bene, volersi bene. Da noi c'è sempre la certezza che qualcuno ti aiuterà: i ragazzi italiani sono circondati da parenti rompicoglioni, soffocanti, e sono contenti così: "Mi dici che devo mettermi il cappotto cinquanta volte prima di uscire, però cinquanta euro me li dai, quindi preferisco restare a casa."

..Parlando degli anziani..

Gli anziani dovrebbero fare i nonni non i capi. Nella discografia come in politica.

Il mio futuro lo stanno decidendo persone che il futuro non lo vedranno. Siamo tutti bloccati: i quindicenni che non capiscono cosa sta succedendo e aspettano, i trenta-trentacinquenni che hanno capito hanno le lauree e i master, ma non sanno che farci.

..Parlando di come in Italia si investa sull'intrattenimento piuttosto che su qualcosa di più "vero":

In Italia bisogna essere fighi. Non importa essere veri. Al quindicenne bisogna offrire altri modelli a cui assomigliare. Il messaggio che diamo oggi ai giovani è: trovati un lavoro qualunque, così puoi spendere tutto in abbigliamento. Un giorno, mentre registravamo una trasmissione, mi sono ritrovato in un parcheggio del casertano. Ci saranno stati 300 ragazzi, tutti con le loro cinture griffate. La sera stanno lì per ore, parlando di vestiti...

Ho domandato ad alcuni di loro: " Quanto prendi al mese?" "800 euro" "e il giubbino quanto l'hai pagato?" "300".

Perchè se non hai il cappello che ti fa assomigliare al tipo famoso della TV non ti fai la ragazza che si veste come la tipa famosa della TV.

Io i primi soldi che ho guadagnato in un ristorante li ho usati per fare un disco, pensando che un giorno avrei trovato un'etichietta importante. Loro, alla stessa età, dicono già di non avere un futuro.

 

Non commenterò troppo per non risultare troppo polemica, ma questa intervista mi è piaciuta TANTISSIMO. Questo Fabri Fibra, che sinceramente non ho mai sentito nominare, ha descritto esattamente tutto quello che io ODIO dell'Italia. E mi trovo perfettamente d'accordo su tutto. E dove non ci sono chiari riferimenti, lasciatemi almeno dire che secondo me i modelli vuoti a cui si ispirano i ragazzi sono gli adorati vari GF, Amici e Uomini e Donne.... che quando li guardo (per sbaglio..) mi vergogno di essere italiana...

 

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