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giovedì 2 settembre 2010

STOCKHOLM DAY3

 
Il terzo giorno che abbiamo passato a Stoccolma non è andato altrettanto bene come gli altri: già ci svegliamo con la tristezza della partenza, e oltre alla tristezza anche il peso dell’organizzazione della stessa, parola a noi sconosciuta..
Giusto per la cronaca avevamo il volo alle 20 e qualcosa dall’aeroporto di Stoccolma per Malmö.
 
Lasciamo quindi l’ostello e, dopo aver fatto una squisita colazione, ci dirigiamo sulla solita strada piastrellata di pietrazze anti-trolley verso la stazione centrale di Stoccolma, per lasciare il nostro bagaglio in custodia negli appositi pratici armadietti e per avere alcune informazioni sul treno che da Stoccolma porta all’aeroporto.
 
 
Già la stazione non è proprio vicinissima alla città vecchia, poi la strada piastrellata dalle solite maledette pietrazze non ci rende la cosa meno facile. In più vestite come due sceme, con 25°C con tanto di sciarpe e giacche… insomma, Fernanda Fastidio e Pamela Mannaggia cominciano già ad innervosirsi e vedono finalmente la stazione stagliarsi all’orizzonte come un miraggio!
 
Entriamo nella splendida stazione, e cerchiamo gli appositi pratici armadietti. La cosa è stata perlatro FACILISSIMA: ma guarda caso erano situati proprio lì dove 250 miliardi di persone erano ammassate in una fila disordinata… Ci avviciniamo per capire come funzionano gli appositi pratici armadietti. La cosa non è facile, perché sono tutti occupati..  Dopo mezz’ora ne troviamo due liberi, e dopo un uletriore mezz’ora passata a capire come funzionano, siamo costrette a metterci nella fila chilometrica per cambiare le nostre banconote in monetine da infilare negli armadietti per il pagamento.
 
Dopo un ulteriore mezz’ora passata in fila, finalmente giunge il mio turno, e sulla macchinetta cambiasoldi leggo una comunicazione che mi informa che la macchinetta in questione NON cambia banconote da 100 corone. OK, innanzitutto mi domando cos’hanno le banconote da 100 che le altre non hanno..?? Equivalgono a circa 10 euro quindi sono abbastanza comuni. Io, neanche a dirlo, avevo solo quelle da 100!!!!
 
Fra una bestemmia e l’altra mi faccio il giro di tutti i vari bar e edicole della da ora in poi nominata “ostile stazione” nella speranza che qualche buon’anima mi cambi le maledette banconote, ma l’impresa è dura.. Alla fine prendendo una commessa per il collo riesco a scappare con il cambio, e dopo un’altra mezz’ora di fila finalmente riusciamo a lasciare i bagagli negli appositi pratici armadietti..
 
Vabbè fatta questa possiamo finalmente andare in cerca di informazioni sul treno che porta all’aeroporto: l’ostile stazione è disseminata di lavori in corso che la fa assomigliare più ad un labirinto, e quando troviamo una macchinetta fa-biglietti la carta di Fernanda non funziona, ma comunque prima di acquistare il biglietto volevamo consultare gli orari, cosa apparentemente vietata dal Re di Svezia perché non troviamo una tabella con gli orari per tutta l’ostile stazione.
 
Amareggiate, cerchiamo un banco informazioni, e scopriamo che non ce ne sono.. In Svezia sono talmente tanto avanti che hanno rimpiazzato gli addetti alle informazioni con dei computer, che sono ovviamente sempre occupati da qualche altro povero malcapitato, e dai quali comunque, vista la mia sfiga cronica, si può accedere ad una vasta quantità di siti utili ma attenzione, NON a quello dedicato agli orari del treno che porta all’aeroporto!!!!!! INCREDIBILE…!!!
 
Ci fermiamo a comprare un’ascia da un ferramenta poco fuori l’ostile stazione, e ci dirigiamo verso la biglietteria dell’equivalente della Trenitalia in Svezia.
Menomale, veniamo assistite da una cordiale addetta che ci stampa i biglietti e, halleluja, ci dota anche degli agognati orari…
 
Lasciamo l’ostile stazione dopo delle ore, e purtroppo ci rimane ben poco tempo da passare in città.. Decidiamo di fermarci a mangiare un boccone, e poi di passare il resto della giornata su una barchetta per un sightseeing tour!
 
 
Alla fine del giro ci rimane ancora un po’ di tempo, per cui decidiamo di vagare un po’ per le vie del lussuoso rione di Östermalm. Io approfitto per cercare il negozio che, sembrerebbe, vende Abercrombie&Fitch a Stoccolma, un certo Gate 46, che scopriamo non esistere e che non conosce nessuno.. e ti pareva!!!!
 
 
Alla fine, con molta tristezza, ci dirigiamo verso il treno che ci porta all’aeroporto (l’Arlanda express, mi raccomando consultate online gli orari prima di perdere delle ore anche voi nell’ostile stazione!!!!) ed arriviamo velocemente all’aeroporto, da dove, dopo aver turbato la calma scandinava dell’intero comprensorio, ci imbarchiamo sul volo per Malmö.
 
 
In aereo facciamo talmente tanto baccano che il povero cristo che era seduto vicino a noi senza farsi troppi problemi si alza e se ne va!!!!!
 
Dopo un’oretta arriviamo a Malmö e sotto una pioggia battente finalmente accompagniamo Fernanda al treno per la Danimarca!!! Ed io e Björn (il mio fratello svedese) andiamo a casa dai miei finti genitori che finalmente ho rivisto!!
Ci risentiamo con Malmö giorni 1 e 2!!!

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